9ª Biennale dell’Immagine di Chiasso
Luca Capuano e Otto Pfenniger @ Spazio 1929
dal 16/10 all’1/12/2014 @ Spazio 1929 – Lugano – Svizzera
Otto Pfenniger svela scenari d’altri tempi nella sua intimità montana, Luca Capuano scava nell’archivio del centro di dialettologia e di etnografia di Bellinzona per raccontare la trasformazione del Ticino attraverso la memoria della sua lingua.
Otto Pfenniger è un fotografo svizzero nato nel 1919 che amava la montagna. Le sue diapositive, ognuna conservata tra due vetri, svelano la bellezza della natura nelle sue peregrinazioni montane.Esempi di definizione d’immagine, i vetri con la loro trasparenza esigono la luce come chiave di lettura principale. Da qui è nata l’idea di renderli godibili attraverso un mezzo quasi d’altri tempi, il tavolo luminoso, a restituire la magia della scrittura con la luce. Il bianco non è carta, ma luce assoluta, così come il nero ne è l’assenza totale.
Luca Capuano sceglie invece di raccontare il Ticino partendo dall’archivio lessicale creato da Carlo Salvioni per il centro di dialettologia di Bellinzona. Tra circa 2 milioni di schede contenenti parole “salvate” dalla memoria, Luca ne ha scelte alcune per creare un discorso nuovo, frutto di libere associazioni, relazioni di senso, concatenazioni semantiche, illustrate poi attraverso delle immagini scattate sul territorio. Il sistema espositivo mette in continua relazione tra loro il testo manoscritto, il disegno schematico, l’illustrazione e le immagini fotografiche, attivando, per via di una continua e reciproca ri-semantizzazione dei testi, nuovi ed inediti processi di percezione e significazione dell’oggetto rappresentato e dei codici di rappresentazione, la scrittura e l’immagine fotografica.