Daniele De Vitis

5 Ottobre 2013

Daniele De Vitis
“Mare, iti e fusci, taverna, iti e trasi” – Libro d’artista

“Mare, iti e fusci, taverna, iti e trasi” è un proverbio salentino che si pronuncia come buon consiglio all’uomo che vuole vivere felice e a lungo. Quando vedi il mare cerca di allontanarti, con la taverna entra al sicuro. Un ossimoro che accomuna l’istinto di sopravvivenza e la tendenza umana, animale e naturale di trovare un luogo sicuro in cui costruire un rifugio. Un connubio che non è il prodotto dell’inerzia, bensì il risultato di antagonismi uguali e potenti, di infinite attività e quiete infinita. Un connubio che prende vita in circostanze precarie dove si concentrano vissuti altrettanto labili, a cadenza emozionale.

La scelta delle immagini per questo progetto è data dalla percezione di energia mistica concentrata nel luogo, a metà tra l’abbandono e la rinascita. Il libro è così diviso in due parti per sottolineare le due azioni legate alla condizione di sopravvivenza: fusci (corri) e trasi (entra al riparo).

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Daniele De Vitis ha esposto il suo progetto “Mare, iti e fusci, taverna, iti e trasi” all’interno della mostra Commencement, a chiusura della prima edizione del master biennale di alta formazione sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia Modena. Abbiamo avuto il piacere di stampare il suo libro… luminoso, salino, opalescente.